10 miti (da sfatare?) sul Native Adv
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Quante volte, vedendo una pubblicità, ci siamo chiesti "ma come gli è venuto in mente?". Il segreto dietro queste idee brillanti molto spesso è un grande lavoro di brainstorming. Vi sveliamo di cosa si tratta e come farlo in modo efficace.
Capita frequentemente di vedere sul web, in televisione ma anche sulla pubblicità esterna delle campagne molto coinvolgenti, in grado di catturare l’attenzione dei consumatori attraverso uno storytelling davvero efficace. Ma quali sono i segreti che stanno dietro al Gorilla del Crodino oppure all’asteroide del Buondì? Sicuramente il segreto più importante che ha reso queste campagne indimenticabili sta proprio nella loro idea.
Cosa possiamo fare per generare una buona idea? Uno dei metodi che ha permesso la nascita di grandi idee pubblicitarie, e non solo, è il brainstorming.
Il termine brainstorming deriva dall’unione di due parole “brain” (cervello) e “storm” (tempesta), e significa letteralmente tempesta di cervelli.
È una tecnica creativa di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Il metodo nacque nel 1938 dal pubblicitario Alex Osborn, il quale ideò una nuova modalità di discussione di gruppo. In realtà però questa tecnica, anche se non fu utilizzata per fini pubblicitari, esisteva già in India già dal XVII secolo e era identificata come Prai-Barshana, una tecnica utilizzata dagli insegnanti indù.
Il brainstorming si suddivide in tre fasi principali:
In questa fase l’obiettivo è spiegare in modo chiaro e preciso l’oggetto della discussione a tutti i partecipanti. Il moderatore sarà la figura che guiderà la discussione durante tutte le fasi del processo.
Una volta che abbiamo presentato il nostro problema, comincia la fase più creativa del processo, quella in cui viene data libertà al pensiero critico di ciascun partecipante. In questa fase emergeranno quegli elementi che verranno utilizzati successivamente per arrivare alla soluzione finale. Per garantire la libertà del pensiero critico di ogni partecipante, e quindi il risultato del brainstorming, sarà necessario applicare la cosiddetta “sospensione del giudizio”, ovvero il non giudicare le idee altrui utilizzando un metodo di ragionamento razionale (es. “questa idea non mi piace”, “non funzionerà mai”). Secondo Osborn anche molte idee pensate in modo istintivo risultano tra le idee più creative ed originali.
Nell’ultima parte del processo selezioneremo le idee più brillanti emerse dalla fase divergente per arrivare al risultato finale. In questa fase ritorna l’aspetto razionale, critico ed analitico.
Inoltre, possiamo aggiungere che più idee raccogliamo, più probabilità avremo di raccogliere spunti originali. Anche l’unione delle proprie idee con quelle degli altri membri del gruppo è fondamentale e può creare valore aggiunto.
Il brainstorming è una tecnica essenziale quando si tratta di lavori che richiedono un approccio creativo. Sicuramente, è possibile fare brainstorming anche da soli. Pensiamo ad esempio ai copywriter che si occupano di scrivere testi pubblicitari e promozionali, che molto spesso lavorano da soli, in casa, davanti a una scrivania che non aiuta granché a stimolare la fantasia.
Scrivere al centro di un foglio una domanda, o una parola chiave e buttare giù, istintivamente, tutte le risposte e le connessioni che vengono in mente, è un ottimo metodo per generare idee brillanti. Anche in questo caso, come abbiamo detto prima, bisogna abbandonare la parte razionale di noi stessi e lasciar fluire le idee liberamente. Solo in un secondo momento, magari dopo una pausa caffé, rileggeremo tutto ciò che abbiamo scritto e scopriremo se abbiamo trovato la giusta intuizione.
Che ci si trovi da soli o in gruppo, seguire alcune semplici regole è fondamentale affinché il brainstorming sia efficace.
Innanzitutto, tenete a mente che, almeno in questo caso, il troppo non stroppia. Buttate giù quante più idee possibile: tante idee equivalgono ad altrettanti spunti e saranno d'aiuto a trovare la soluzione.
In più, dovete bandire qualsiasi tipo di critica e giudizio, verso voi stessi e verso gli altri. In questa fase, nessuna idea è sbagliata, tutti sono liberi di avanzare proposte senza timore di essere giudicati e nessuno deve concentrarsi sulle idee degli altri piuttosto che sulle proprie.
Infine, via libera alle idee strane e originali. Come abbiamo appena detto, non esiste niente di sbagliato. I cambi di prospettiva, i capovolgimenti dei punti di vista, le associazioni di idee più assurde e fantasiose sono pane per i denti del brainstorming.
Speriamo che questi piccoli consigli vi saranno d'aiuto per i vostri prossimi progetti e non vediamo l'ora di scoprire quali saranno le vostre più grandi idee creative!
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