10 miti (da sfatare?) sul Native Adv
Negli ultimi anni, gli editori hanno visto un calo nelle entrate pubblicitarie a causa dell'aumento di software e plug-in che bloccano gli annunci. Una possibile soluzione? Approfondisci il Native advertising!
Il contextual advertising, noto anche come pubblicità contestuale, permette di pubblicare annunci attinenti al contenuto presente all'interno di un sito web. Scopriamo insieme di cosa si tratta, come funziona e quali sono i suoi aspetti vantaggiosi.
In un mondo in cui la digitalizzazione è diventata il centro dello sviluppo tecnologico della civiltà, anche l’advertising si sta evolvendo, creando nuove modalità per attirare le audience. Una di queste tipologie è il contextual advertising, nota anche come pubblicità contestuale, un nuovo modo di fare advertising che comporta una selezione di creatività pubblicitarie attinenti al contenuto presente all’interno di un sito.
Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta, come funziona e quali vantaggi offre:
Il contextual advertising è una forma keyword advertising, che consiste nel correlare gli annunci pubblicitari a determinate parole chiave. Il leader del contextual advertising è Google con la sua piattaforma AdSense.
AdSense consente ai publisher di inserire del codice all’interno di un sito che permetta ad AdSense stesso di gestire gli spazi pubblicitari.
Una volta inserito il codice AdSense all'interno del sito web, gli spazi pubblicitari verranno messi a disposizione degli inserzionisti che vogliono pubblicare annunci sul web. Tramite un processo di targeting contestuale attraverso una DSP, gli annunci verranno associati alle pagine web più attinenti ai parametri precedentemente stabiliti dagli inserzionisti, come ad esempio determinati topic (musica, moda, news, lifestyle...) e parole chiave.
Gli inserzionisti partecipano così a un'asta che permetterà di selezionare l'annuncio da pubblicare all'interno dello spazio pubblicitario. Questo sistema permetterà così di determinare anche le entrate per i publisher.
Se vuoi approfondire l'argomento, ne parliamo all'interno del nostro articolo "Come guadagnare con un blog".
I principali vantaggi di questo tipo di advertising li troviamo nelle automazioni dell’Ad server, il quale permette ai publisher di operare direttamente senza utilizzare ulteriori metodi di tracciamento. Lato advertiser, invece, vi è la possibilità di inviare il proprio messaggio pubblicitario a delle audiences in target senza il bisogno di fare ulteriori ricerche. Un altro aspetto positivo del contextual advertising è la sua costante evoluzione, la quale lo porterà ad utilizzare automazioni sempre più efficienti basandosi non solo sul contenuto della pagina, ma anche sui dati demografici dell’audience.
Quali sono invece i principali svantaggi? È vero che il contextual advertising utilizza delle pubblicità che attirano l’attenzione delle audience, ma al tempo stesso possono disturbarle, soprattutto in casi di contenuti non in linea con la pagina. Un’altra criticità la possiamo trovare sulla resistenza delle audience a cliccare sulle ad in quanto è evidente che il contenuto di quest’ultima sia pubblicità.
Possiamo trovare la pubblicità contestuale in diversi formati:
Come tutto ciò che ruota attorno al mondo digitale, il contextual advertising è sicuramente un tipo di pubblicità nuovo e in continua evoluzione, che comincia a vedere la sua applicazione non solo all'interno delle pagine web, ma anche nelgli ambienti video e gaming. Si tratta di contenuti che vantano già una certa precisione e pertinenza, ma che prospetticamente potranno di gran lunga migliorare, grazie soprattutto alla possibilità di integrazione con i dati di navigazione delle audience.
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Sappiamo che il mercato è complesso e in continua evoluzione, ma questo è anche un momento ricco di potenziale. Ecco cosa può fare la differenza.
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